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Valentina Langella
Responsabile Social Impact
valentina.langella@altisadvisory.com

Oltre gli stakeholder esterni: perché partire dalle persone

Nei percorsi di sostenibilità, può accadere che l’attenzione e il dialogo vengano rivolti in misura prevalente agli stakeholder esterni, investitori, clienti o comunità locali, ritenuti i principali destinatari delle strategie ESG mentre i collaboratori rischiano di essere considerati semplici esecutori delle scelte aziendali.

La prospettiva “esterna”, seppur importante, rischia di mettere in secondo piano un elemento essenziale: sono proprio i collaboratori a vivere dall’interno i processi aziendali, a tradurre in azioni quotidiane le scelte di governance e, soprattutto, a rappresentare l’azienda agli occhi del mondo esterno. Ignorare o sottovalutare questo ruolo significa rinunciare a un potenziale straordinario: un’impresa che non integra l’ascolto dei collaboratori nei percorsi di sostenibilità lascia inespresso uno dei capitali più preziosi per dare coerenza e continuità alla propria strategia

Cultura organizzativa e leadership come leve di trasformazione

Integrare gli elementi ESG nella cultura aziendale è un percorso che richiede coerenza tra parole e comportamenti, che deve permeare l’intero modello di gestione e il cui punto di partenza è la leadership, chiamata a fungere da esempio e a testimoniare, attraverso scelte tangibili, l’allineamento tra obiettivi dichiarati e pratiche adottate.

Il cambiamento culturale non si produce per semplice imitazione: richiede spazi di ascolto, coprogettazione, momenti di confronto e strumenti attraverso i quali i dipendenti possano sentirsi parte attiva di un processo condiviso- survey interne, community aziendali e workshop tematici diventano così strumenti strategici non solo per raccogliere opinioni, ma per alimentare la consapevolezza e rafforzare il senso di appartenenza.

Formazione e volontariato: dalla teoria all’esperienza

La diffusione di una cultura ESG autentica passa quindi, necessariamente, attraverso la costruzione di competenze: i programmi di formazione dedicati ai temi ambientali, sociali e di governance consentono ai collaboratori di interpretare meglio le scelte aziendali e di riconoscere il proprio contributo all’interno di una strategia più ampia.

Accanto a questo pilastro nella costruzione della cultura aziendale, le iniziative di volontariato d’impresa permettono di vivere in prima persona i valori della sostenibilità, trasformando concetti astratti in esperienze concrete di impatto positivo. Partecipare a un progetto sociale o ambientale genera, infatti, un duplice effetto: rafforza la motivazione e la coesione interna, e allo stesso tempo dimostra la capacità dell’impresa di agire in coerenza con la propria missione. Un’indagine Eurofound (2023) rileva che i lavoratori che percepiscono un forte impegno sociale da parte della propria impresa dichiarano livelli di soddisfazione lavorativa più alti del 30% rispetto alla media europea(1).

Misurare l’engagement: dal coinvolgimento percepito al valore sociale creato

Come ogni processo strategico, anche il coinvolgimento interno deve essere oggetto di analisi e monitoraggio. La definizione di indicatori chiari e misurabili consente di comprendere se i programmi messi in campo siano realmente in grado di generare cambiamenti sui soggetti coinvolti. Non si tratta solo di quantificare il numero di partecipanti a una formazione o le ore di volontariato realizzate, ma di analizzare l’impatto sociale di queste esperienze: quanto hanno rafforzato il senso di orgoglio nei confronti dell’azienda, in che misura hanno stimolato nuove idee progettuali, fino a che punto hanno contribuito a diffondere una cultura orientata alla sostenibilità.
In questa prospettiva, l’engagement diventa un valore sociale che sostiene la capacità dell’impresa di innovare, attrarre talenti e rispondere con resilienza alle sfide del contesto competitivo.

Dall’adesione al protagonismo

Il coinvolgimento dei collaboratori nei progetti di sostenibilità non deve essere considerato un elemento accessorio o meramente comunicativo, ma una componente strutturale della strategia ESG. Un’impresa capace di coinvolgere i propri dipendenti come ambasciatori della sostenibilità costruisce un valore che si riflette sia all’interno, attraverso il rafforzamento del clima organizzativo, sia all’esterno, tramite la generazione di fiducia e reputazione. In definitiva, l’employee engagement rappresenta il punto di contatto tra la visione di lungo periodo e la quotidianità delle persone, il passaggio decisivo attraverso cui i valori ESG diventano cultura vissuta e non soltanto dichiarata.

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