Oggi, più che dichiararla, la sostenibilità va dimostrata. Con i fatti, non con le parole.
Trasparenza e coerenza sono i principi che devono guidare l’azienda nel percorso di sostenibilità, per guadagnare credibilità e fiducia.
Solo agendo con coerenza e comunicando con trasparenza, le imprese possono costruire una reputazione credibile e duratura. Comunicare in modo autentico è fondamentale per conquistare la fiducia di investitori, clienti e cittadini: un valore strategico essenziale per la crescita sostenibile del business.
Obiettivi, strategie e dichiarazioni devono poggiare su dati concreti e verificabili: le buone intenzioni non bastano più. La credibilità si costruisce con i fatti, e ogni messaggio deve riflettere in modo fedele ciò che l’azienda è, fa e intende realizzare.
Il bilancio di sostenibilità: oltre la rendicontazione
In questo processo, il bilancio di sostenibilità gioca un ruolo centrale.
Non è solo un documento di rendicontazione, ma il punto di partenza per costruire una comunicazione ESG credibile. Contiene dati solidi e informazioni affidabili, fondamentali per elaborare messaggi chiari, misurabili e declinati per i diversi stakeholder.Non è solo una “vetrina” aziendale, ma rappresenta il luogo nel quale confluiscono le istanze conoscitive degli stakeholder. Perché, se il bilancio è “ben fatto”, ovvero costruito con il coinvolgimento degli stakeholder prioritari, gli argomenti trattati non saranno solo quelli che l’azienda vuole raccontare ma anche quelli su cui gli stakeholder chiedono un approfondimento.
Non è solo una raccolta di dati, ma lo strumento per tutelarsi dal greenwashing/socialwashing e loro varianti. In un contesto in cui la reputazione aziendale si fonda anche, e in misura sempre più crescente, sulla sostenibilità, molte aziende rischiano — consapevolmente o meno — di cadere nella trappola di comunicazioni ambientali/sociali vaghe, imprecise o non supportate da evidenze. Il bilancio di sostenibilità, se redatto con rigore metodologico, rappresenta un argine contro questa deriva, offrendo un quadro verificabile delle performance ambientali, sociali e di governance.
Dal documento alla strategia di comunicazione
Tuttavia, il bilancio di sostenibilità, da solo, non comunica. Rimane ancora uno strumento non conosciuto ai più, difficilmente reperibile e troppo tecnico per arrivare al singolo, cittadino o consumatore finale.
Allo stesso tempo, questo documento può rappresentare il punto di partenza per costruire contenuti più comunicativi ed efficaci.
Alcuni esempi:
• Estratti tematici, dedicati a specifiche categorie di stakeholder o rivolti a un pubblico più ampio, con una selezione delle informazioni più rilevanti;
• Sito web: integrare i contenuti del bilancio in modo strutturato e facilmente navigabile è essenziale per rendere accessibili le informazioni;
• Social media: la definizione di un piano editoriale dedicato ai temi del bilancio è sempre più diffusa e consente di raggiungere pubblici ampi e diversificati;
• Comunicazione interna: la diffusione del bilancio — o di sue sintesi — tramite la intranet aziendale e la presentazione ai dipendenti è fondamentale. I collaboratori sono i primi a dover conoscere e condividere l’impegno dell’azienda;
• Media: integrare il piano media con comunicati stampa dedicati al bilancio di sostenibilità permette di amplificarne la visibilità;
• Strumenti multimediali: video, podcast e interviste agli stakeholder possono rendere i contenuti del bilancio più accessibili, coinvolgenti e comprensibili.
Il reporting sostenibilità diventa così il fulcro di una strategia di comunicazione integrata, capace di trasformare dati e performance in messaggi credibili e coinvolgenti per tutti i pubblici di riferimento.
Il vostro bilancio di sostenibilità sta davvero costruendo credibilità?